miércoles, 28 de agosto de 2013

BUONA DOMÉNICA



 
Amo moltissimo quei panorami dove si vedono
delle strade con in fondo un bosco o una curva
che non sai mai dove ti porteranno!
Ti riportano a casa... se vieni da lontano,
ti portano via dai luoghi che ami... se li stai lasciando!
Ti portano... forse fanno solo questo,
poi dipende da dove vuoi andare!
 
 
In una stanza buia, su un tavolo,
c'è una candela.
La sua fiamma vitale brucia lenta,
ma aliti di vento
cercano di spegnere quel bagliore.
Non sono forti raffiche,
ma piccolissimi e impercettibili soffi
che uno dopo l'altro operano contro di essa.
A poco a poco la fiammella
perderà la sua forza e si esaurirà
perdendo ogni cosa sia bella che brutta.
Purtroppo non esiste ricarica per la candela......
 
 
A volte
quando il profumo
di camomilla s'unisce
al sentore di fragola
mi passano nella mente
come ombre sull'acqua
momenti d'allora
inafferrabili e lontani
Eppure così vivi
preziosi
e mi cullo di loro
mi vesto del ricordo
e ritorno lesta
sui miei passi
che ho lasciato sul tappeto
del tempo
in cerca di orme
che ormai
non esistono più.
Paola Dallardi
BUONA DOMENICA IN SERENITA'

I MAESTRI SUL PONTE



I maestri sul ponte

 Un ponte. Un fiume. Due personaggi che si incontrano, uno viene da una sponda, l'altro dall'altra. Si incontrano, si guardano, sorridono, e poi si girano e guardano l'acqua del fiume. E mentre guardano l'acqua dall'alto del ponte, uno dei due dice: "Mah" e l'altro risponde: "Mah" E poi uno dei due si gira e dice: "Ora io me ne vado…Mi hai detto troppe cose; Forse non ho capito bene. Ma me ne vado. Me ne vado contento. Contento di aver visto l'acqua che scorre, nel fiume della vita. Allora l'altro risponde: "Ora noi siamo insieme. Eravamo due estranei, venivamo da due sponde diverse.Abbiamo trovato un ponte e incuriositi da questo ponte, ognuno di noi ha cercato di andare sull'altra sponda. Ma mentre andavamo sull'altra sponda io ho incontrato te. Tu hai incontrato me. E allora abbiamo capito, ho capito che non conta su che sponda tu cammini, perché ciò che conta nella vita è fermarsi a vedere l'acqua che scorre.
(India)
 
Di seguito mi vengono in mente le parole di quest'altra lettura anch'essa pervasa di saggezza........
"........l'uomo seduto sui gradini sa che tutto e' destinato a passare; si plachera' il vento,tacera' il bosco stanco, ritornera' la quiete, ritornera' la tempesta e di nuovo la quiete ancora; tutto sta ad aspettare fermi come radici delle montagne, senza dare tropppa importanza alle cose che succedono fuori di noi,fermi,tranquilli intendendo tutto e spiegandoci tutto.....

Ma devo considerare che entrambe le letture hanno una saggezza statica e un po' passiva della vita.
La vita va affrontata e vissuta con determinazione al di
la' delle esperienze,  anche se poi le stesse dovessero
portarci a dire "questa e' la vita!!"

BUON RIENTRO NELLA NORMALITÁ



 
Una lettura stamattina per risvegliare in noi
la coscienza di quello che siamo.......,di dove stiamo........,
 di cosa facciamo!........

Il nostro soggiorno sulla Terra viene spesso
paragonato ad una scuola:
 
Dice Omraam Mikhaël Aïvanhov :
"La felicità è uno stato di coscienza che dipende
 dalla nostra buona comprensione delle cose.
Non bisogna immaginare che siamo venuti sulla
 terra per vedere tutti i nostri desideri realizzarsi.
Siamo venuti sulla terra per imparare e per
 perfezionarci. Ora, come perfezionarsi se non
incontrando ogni giorno nuovi problemi da risolvere?
 Ecco, bisogna che sia ben chiaro: la terra è
 una scuola e, come in tutte le scuole, soltanto
coloro che imparano e progrediscono possono essere felici".
 
In questo percorso, l’uomo passa attraverso
alcune fasi, talvolta definite “aule di apprendimento”:
 

Nell’Aula dei giochi, l’uomo sente che “tutto gli spetta”;
chiede di avere “tutto, subito, e senza sforzo”
. E’ concentrato sul senso di mancanza e sulla conseguente
 tendenza all’accaparramento a tutti i livelli......
 

Nell’Aula dell’Apprendimento, l’uomo comincia a
sentire talvolta scontento per ciò che è “solo per sé”.
 Inizia a condividere, a cooperare, ad empatizzare
(cioè a condividere sentimenti); comprende,
 in parte, il valore dell’Inclusività.
Egli è però ancora dipendente dalla pigrizia,
dall’incostanza, dalla centratura sul piccolo sé; in sintesi,
dal dominio dell’ego.....
Il suo interesse per l’umanità è ancora vago e di tipo
sentimentale ed episodico, non sempre si manifesta in atti concreti.
E’ ancora concentrato sul “diritto” e sull’“avere” anziché sul
 Dovere e sul Dare; sulla giustizia degli uomini e non sull’Amore divino.
 

Nell’Aula della Saggezza, l’uomo si sente parte attiva e
 consapevole di un Tutto più grande.
A questo stadio egli:
sa che la sua “felicità” è collegata a quella degli altri;
considera il Potere e l’avere come occasioni per operare di più
e con maggiore     ampiezza;
sa che la Legge dell’Amore governa l’Universo;
sente fortemente il Dovere, per il quale è pronto a
sacrificarsi, cioè ad anteporre il Bene più ampio al suo
 piccolo vantaggio personale.
Notizie dal web
 
BUON RIENTRO NELLA NORMALITA'

IL MAGO DI NATALE



Il mago di Natale

Gianni Rodari

S'io fossi il mago di Natale
farei spuntare un albero di Natale
in ogni casa, in ogni appartamento
dalle piastrelle del pavimento,
ma non l'alberello finto,
di plastica, dipinto
che vendono adesso all'Upim:
un vero abete, un pino di montagna,
con un po' di vento vero
impigliato tra i rami,
che mandi profumo di resina
in tutte le camere,
e sui rami i magici frutti: regali per tutti.

Poi con la mia bacchetta me ne andrei
a fare magie
per tutte le vie.

In via Nazionale
farei crescere un albero di Natale
carico di bambole
d'ogni qualità,
che chiudono gli occhi
e chiamano papà,
camminano da sole,
ballano il rock an'roll
e fanno le capriole.
Chi le vuole, le prende:
gratis, s'intende.

In piazza San Cosimato
faccio crescere l'albero
del cioccolato;
in via del Tritone
l'albero del panettone
in viale Buozzi
l'albero dei maritozzi,
e in largo di Santa Susanna
quello dei maritozzi con la panna.

Continuiamo la passeggiata?
La magia è appena cominciata:
dobbiamo scegliere il posto
all'albero dei trenini:
va bene piazza Mazzini?

Quello degli aeroplani
lo faccio in via dei Campani.

Ogni strada avrà un albero speciale
e il giorno di Natale
i bimbi faranno
il giro di Roma
a prendersi quel che vorranno.

Per ogni giocattolo
colto dal suo ramo
ne spunterà un altro
dello stesso modello
o anche più bello.

Per i grandi invece ci sarà
magari in via Condotti
l'albero delle scarpe e dei cappotti.
Tutto questo farei se fossi un mago.

Però non lo sono
che posso fare?

Non ho che auguri da regalare:
di auguri ne ho tanti,
scegliete quelli che volete,
prendeteli tutti quanti.

L' INVERNO






INVERNO E FREDDO IN... POESIA E... NON SOLO...
By Tony Kospan
 
No davvero... No... Non lo sapevo affatto che questo sarebbe il week end più freddo dell'anno... e perfetto messaggero dell'inverno.
Ma sarà stato il caso... o una premonizione... avevo proprio già pensato di dedicare... come ogni anno di questi tempi... il tema delle poesie domenicali ... all'inverno ed al freddo...


Ecco qualche considerazione... prima di andare alle poesie... 
Molti amano l'inverno per la sua atmosfera intima...
raccolta... quasi coccolosa... 
 
 
 
 
Io non arrivo a tanto ma penso che...
"Non potremmo apprezzare il tepore della primavera ed il calore dell'estate se non vivessimo prima i rigori invernali..."
 
Ma veniamo ai versi... gelati... che però a mio parere sono così pieni di suggestioni da riuscire a riscaldarci il cuore... e come sempre mi piacerebbe leggere quelle che piacciono a voi.
 
Subito dopo ci tufferemo nell'atmosfera natalizia...


 
NEVICATA
 
LA DANZA DELLA NEVE
Ada Negri
 
Sui campi e sulle strade
silenziosa e lieva
volteggiando,la neve
Cade.
Danza la falda bianca
nell'ampio ciel scherzosa,
Poi sul terren si posa
Stanca.
In mille immote forme
sui tetti e sui camini,
sui cippi e sui giardini
Dorme.
Tutto d'intorno è pace;
chiuso in oblio profondo,
indifferente il mondo
tace.

 
 
 
NUDA E' LA TERRA, E L'ANIMA
A.Machado
 
Nuda è la terra, e l'anima
ulula contro il pallido orizzonte
come lupa famelica. Che cerchi,
poeta, nel tramonto?
Amaro camminare, perché pesa
il cammino sul cuore. Il vento freddo,
e la notte che giunge, e l'amarezza
della distanza...Sul cammino bianco,
alberi che nereggiano stecchiti;
sopra i monti lontani sangue ed oro...
Morto è il sole...Che cerchi,
poeta, nel tramonto?
 
 
 
 
IL PUPAZZO DI NEVE
J. Prevert

Nella notte dell'inverno,
galoppa un grande uomo bianco.
E' un pupazzo di neve
con un pipa di legno
un grande pupazzo di neve
perseguitato dal freddo.
In una piccola casa
entra senza bussare
e per riscaldarsi
si siede sulla stufa rovente
e sparisce d'un tratto
lasciando solo lo sua pipa
in mezzo ad una pozza d'acqua
ed il suo vecchio cappello.
 
 
 
 
SOGNATO PER L'INVERNO - A LEI
Arthur Rimbaud
 
Andremo, d'inverno, in un vagoncino rosa
con tanti cuscini blu.
Sarà dolce. Un nido di baci folli posa
nei cantucci molli.
Tu chiuderai gli occhi, per non vedere dai vetri
smorfiare l'ombre delle sere,
la plebaglia di démoni e di lupi tetri,
mostruosità arcigne e nere.
Poi la tua guancia graffiare si sentirà...
un bacetto, un ragno matto, ti correrà
sul collo...
Intanto tu mi dirai: "Cerca!", chinando a me la testa
- prenderemo tempo a scovare quella bestia
...che viaggia così tanto... -
 
IL CONDOR
Pablo Neruda

Io sono il condor, volo
su di te che cammini
e d'improvviso in un giro
di vento, penna, artigli,
ti assalto e ti innalzo
in un ciclone sibilante
di freddo tempestoso.
Alla mia torre di neve,
alla mia tana nera,
ti porto, e sola vivi,
e ti copri di penne,
e voli sopra il mondo,
immobile, nell'alto.
Donna condor, saltiamo
su questa preda rossa,
straziamo la vita
che passa palpitando
e innalziamo uniti
il nostro volo selvaggio. 
 

domingo, 18 de agosto de 2013

¿AMORE?

Non so ancora, di pensare e dire.

  Perché delineare frasi da scrivere?
Cerca parole dolci, e scrivere l'amore,
Frasi a questo giorno, cantando inni di gioia,
dire e sentire le canzoni dolci di dolore.

Da non dimenticare i dolci,
li salvare dall'oblio e ricordare
purtroppo lieve accarezza
con grida nell'anima, e senza essere in grado di cancellare.

Che scorre da dentro, come note musicali
canzoni dolci di fuoco e forse le frasi di dolore
perso sentirle crescere anche in memoria,
nostalgia per quei giorni di momenti celesti.

E 'quanto inutile cercare di annientare,
despreciándolas di pensiero,
e distruggere l'etere amaro
eliminazione angoscia e tormento.

Voleva correre veloce,
lontano da tutto, e forse
anche la vita stessa,
Ero così goffo e cado
che non ho nemmeno notato
in quel momento, in quello instante.

Sempre, abbiamo una memoria,
e in aria, sarà il profumo,
e in un libro, magari un fiore ...
e nel mio petto solo dolore.

Perché fuggire, scappare e correre,
perché preoccuparsi e di soffrire,
e che cosa e perché scrivere l'amore?
Giuseppe Gennaro 1968

BACIAMI


 BACIAMI
Jaques Prévert

In un quartier della ville Lumière
Dove fa sempre buio e manca l'aria
E d'inverno come d'estate è sempre inverno
Lei era sulle scale
Lui accanto a lei e lei accanto a lui
Faceva notte
C'era un odore di zolfo
Perché nel pomeriggio avevano ucciso le cimici
E lei gli diceva
è buio qui
Manca l'aria
E d'inverno come d'estate è sempre inverno
Il sole del buon Dio non brilla da noi
Ha fin troppo lavoro nei quartieri ricchi
Stringimi tra le braccia
Baciami
Baciami a lungo
Baciami
Più tardi sarà troppo tardi
La nostra vita è ora
Qui si crepa di tutto
Dal caldo e dal freddo
Si gela si soffoca
Manca l'aria
Se tu smettessi di baciarmi
Credo che morirei soffocata
Hai quindici anni ne ho quindici anch'io
In due ne abbiamo trenta
A trent'anni non si è più ragazzi
Abbiamo l'età per lavorare
Avremo pure diritto di baciarci
Più tardi sarà troppo tardi
La nostra vita è ora
Baciami!

Jaques Prévert


martes, 13 de agosto de 2013

UNA RICETTA MOLTO SPECIALE


UNA RICETTA SPECIALE


Oggi voglio preparare
una ricetta proprio speciale.
Ingredienti basilari:
Amore,
Aiuto
e Rispetto.

Ci aggiungo molta Stima
ed una buona dose di Generosità.

Passo il composto in un setaccio fine,
per togliere Orgoglio,
che è quello che spesso nuoce,
e vi unisco, invece, Sincerità
e Comprensione in abbondanza.

Non ho finito ancora...
ecco una spolverata di Sentimento
ed una manciata di Romanticismo.

Ingredienti difficili a trovarsi oramai,
in questa società fredda, chiusa
e con questo genere umano
sempre più arroccato nel suo egoismo.

Metto, infine tutto nel miscelatore
e...voilà...ecco ottenuta
una vera, bella e sincera... 

Una receta especial


Hoy quiero preparar
una receta muy especial
ingredientes básicos
amor
Ayuda y respeto,hay que sumarle, una buena dosis de generosidad.
Pasar todo el compuesto por un colador para sacar el orgullo
Que es aquel que seguidamente muela,y en cambio agrego sinceridad.
y comprensión en abundancia.
No he terminado todavía, le espolvoreo sentimiento
y una pizquita de romanticismo.
Ingredientes difíciles de encontrar todavía
en esta sociedad fria, cerrada
y con este género humano simpre mas enroscado en su egoísmo.
Pongo todo en el mezclador  y…así puedo obtener…
Una verdad, bella y sincera.

sábado, 10 de agosto de 2013

OGGI, GIORNATA PER LA VITA



 
 
OGGI: GIORNATA PER LA VITA
 

I figli sono una grande ricchezza per ogni Paese: dal loro numero e dall’amore e dalle attenzioni che ricevono dalla famiglia e dalle istituzioni emerge quanto un Paese creda nel futuro.
Chi non è aperto alla vita, non ha speranza.
 

Gli anziani sono la memoria e le radici: dalla cura con cui viene loro fatta compagnia si misura quanto un Paese rispetti se stesso. La vita ai suoi esordi, la vita verso il suo epilogo. La civiltà di un popolo si misura dalla sua capacità di servire la vita.
 

I primi a essere chiamati in causa sono i genitori. Lo sono al momento del concepimento dei loro figli: il dramma dell’aborto non sarà mai contenuto e sconfitto se non si promuove la responsabilità nella maternità e nella paternità. Responsabilità significa considerare i figli non come cose, da mettere al mondo per gratificare i desideri dei genitori; ed è importante che, crescendo, siano incoraggiati a “spiccare il volo”, a divenire autonomi, grati ai genitori proprio per essere stati educati alla libertà e alla responsabilità, capaci di prendere in mano la propria vita. Questo significa servire la vita.

Servire la vita significa non metterla a repentaglio sul posto di lavoro e sulla strada e amarla anche quando è scomoda e dolorosa, perché una vita è sempre e comunque degna in quanto tale. Ciò vale anche per chi è gravemente ammalato, per chi è anziano o a poco a poco perde lucidità e capacità fisiche: nessuno può arrogarsi il diritto di decidere quando una vita non merita più di essere vissuta.

Inno alla víta
La vita è dono meraviglioso di Dio
e nessuno ne è padrone,
l'aborto e l'eutanasia sono tremendi crimini
contro la dignità dell'uomo,
la droga è rinuncia irresponsabile
alla bellezza della vita,
la pornografia è impoverimento
e inaridimento del cuore.
La malattia e la sofferenza non sono castighi
ma occasioni per entrare
nel cuore del mistero dell'uomo;
nel malato, nell’handicappato,
nel bambino e nell'anziano,
nell'adolescente e nel giovane,
nell'adulto e in ogni persona,
brilla l'immagine di Dio.
Dio non guarda all'apparenza ma al cuore
la vita segnata dalla Croce e dalla sofferenza
merita ancora più attenzione,
cura e tenerezza.
   Giovanni Paolo II
UNA GIORNATA  PER SENSIBILIZZARE
AL VALORE DELLA VITA

NOTIZIE DAL WEB



 
 
Mi e' stata fatta questa domanda:
"Qual'e' la differenza fra anima e spirito"
Non ho saputo rispondere bene, ma
ho trovato questa risposta, che mi ha chiarito
 un po' le idee, e che riporto qui di seguito......
 
 
L’"anima" e lo "spirito" sono simili nel modo in cui
vengono impiegati nella vita spirituale del credente.
 Sono diversi rispetto al riferimento. L’"anima"
è la visione orizzontale dell’uomo alla prospettiva
del mondo. Lo "spirito" è la visione verticale
 dell’uomo dalla prospettiva di Dio. è importante
comprendere che fanno riferimento entrambi alla
 parte immateriale dell’uomo, ma solo lo "spirito"
fa riferimento al cammino dell’uomo con Dio.
 L’"anima" fa riferimento al cammino dell’uomo
nel mondo, tanto materiale quanto immateriale.

Notizie dal web