martes, 24 de septiembre de 2013

UN AMORE: CHISSÁ ( DAL WEB )





Un amore: chissa'
Guardami nell'anima se vuoi
 capire cosa penso...
se vedrai luccicare qualcosa...
non preoccuparti...
sono i miei occhi che hanno
 incrociato i tuoi.
ti penso e voglio solamente
 stare un po' con te.
Sogno il giorno che ti incontrerò.
Chissà se mai arriverà.
Dal web

lunes, 23 de septiembre de 2013

LA FELICITÁ ( DAL WEB )


0BARRETTA
DOLCE NOTTE
0BARRETTA
La Felicità
Tutti abbiamo il diritto alla felicità,
tutti abbiamo il diritto di cercarla,
ma non possiamo distruggere quella degli altri
per costruire la nostra.
(Alessia S. Lorenzi)




 DOLCE NOTTE 


RIFLESSIONE ( DAL WEB )


Riflessione



Ultimamente mi è capitato spesso di perdonare le persone, di chiedere scusa, di pensare che fosse colpa mia, un mio gesto sbagliato ad irritarle, che fossi io a nn sapermi esprimere o esprimermi in modo sbagliato....
forse inconsciamente mi comportavo così perchè non volevo che esse uscissero dalla mia vita.
Mi ritrovavo a sopportare tutto, anche cose che una volta non mi avrebbero
fermato minimamente a mandare a quel paese, sperando sempre che
prima o poi qualcosa cambiasse...
Riflettendo, penso che dovrei esser forte e metter fine a tutto....
imprimendo bene..nella mente, che se qualcuno ci fa male una volta..è colpa sua...
ma se persevera...è colpa nostra....
Web.








    





domingo, 22 de septiembre de 2013

BUONA NOTTE ( DAL WEB )


Divisorio
Oh, se mi fosse dato un segreto come pioggia trattenuta nelle nubi.
 Un segreto avvolto nel silenzio con cui potessi vagare  lontano.
 Oh, se avessi qualcuno su cui sussurrare, dove lente acque
sciabordano sotto gli alberi assopiti   al sole.
 Questa sera il silenzio sembra aspettare il rumore d'un passo,
e mi chiedi il motivo delle mie lacrime. 
Non so dare un motivo al mio pianto, perche' e' ancora
 un segreto che mi e' tenuto nascosto.............
(Tagore) 
Divisorio
BUONA NOTTE

sábado, 14 de septiembre de 2013

NOTIZIE DAL WEB

Mi e' stata fatta questa domanda:
"Qual'e' la differenza fra anima e spirito"
Non ho saputo rispondere bene, ma
ho trovato questa risposta, che mi ha chiarito
 un po' le idee, e che riporto qui di seguito......


L’"anima" e lo "spirito" sono simili nel modo in cui
vengono impiegati nella vita spirituale del credente.
 Sono diversi rispetto al riferimento. L’"anima"
è la visione orizzontale dell’uomo alla prospettiva
del mondo. Lo "spirito" è la visione verticale
 dell’uomo dalla prospettiva di Dio. è importante
comprendere che fanno riferimento entrambi alla
 parte immateriale dell’uomo, ma solo lo "spirito"
fa riferimento al cammino dell’uomo con Dio.
 L’"anima" fa riferimento al cammino dell’uomo
nel mondo, tanto materiale quanto immateriale.

domingo, 8 de septiembre de 2013

CUANDO MANGIARE TANTO É GRASSO, ERA SÍMBOLO DI NOBILTÁ



 
 
 Quando mangiare tanto, e grasso, era simbolo di nobiltà
 
Nel Medioevo i nobili ostentavano la propria ricchezza mangiando tanta carne, cibo troppo costoso per il resto della popolazione.
Nei secoli classici la qualità e la natura degli alimenti, le quantità consumate e le modalità di preparazione di essi, concorrevano simbolicamente ad individuare la classe sociale di appartenenza ma soprattutto la "qualità della persona".
 
Espressione impiegata nei testi di medicina antica, ma per indicare i caratteri individuali del consumatore e i suoi oggettivi bisogni alimentari, di volta in volta condizionati dall'ambiente, dal clima, dalla stagione, dal lavoro esercitato, oltre che dal sesso, dall'età e dalla costituzione fisica.
Nel Medioevo invece la nozione di "qualità della persona" mutò natura, venendo a designare non più l'identità fisiologica dell'individuo, ma la sua appartenenza sociale.
In una società tripartita in cui il ruolo di ogni ceto era definito dalla volontà divina, la nobiltà era considerata guida politica e protettrice di chierici e contadini.
Questo potere aveva la necessità di essere celebrato anche a tavola.
 
L'aristocrazia usufruiva del lavoro dei rustici per rimarcare la propria superiorità anche in ambito alimentare, mangiando di più e avendo la possibilità di consumare i prodotti più nutrienti come la carne di prima scelta e i grani di miglior qualità.
 Per ricostruire il comportamento dei potenti a tavola è utile analizzare i libri contabili, dove sono riportate, in dettaglio, le spese effettuate dai responsabili dell'amministrazione in occasione del soggiorno nel castello di un membro della famiglia reale o dell'alta nobiltà.
I re e le regine mangiavano quotidianamente pane bianco e bevevano vino, anche durante la Quaresima.
 In quel periodo una regola sanitaria redatta dai membri della scuola di Salerno per il re d'Inghilterra sconsigliava di bere acqua pura perché provocava disturbi intestinali e bloccava la digestione, raccomandavano invece il vino, specie se bianco e dolce.
 
I nobili mostravano una predilezione per i piatti ricchi, a base di carne, alla quale rinunciavano solo nei giorni di penitenza.
Gli inventari delle spese mettono in luce una preferenza per le carni bianche, seguite da quelle ovine e suine, ma un grande interesse era riservato alla cacciagione considerato alimento raro.
 Queste carni ben insaporite con le spezie si combinavano in maniere differenti per costituire menù abbondanti e diversificati.
Dopo carne, pane e vino, essenziali nella dieta aristocratica, troviamo uova e formaggio, alimenti spesso combinati con la carne nella quotidianità ma alternati con il pesce nei giorni di penitenza.
 Le verdure, i legumi e la frutta occupavano un posto di secondaria importanza, sia perché considerati cibi contadini e sia perché le teorie mediche del tempo volevano che, per gli stomaci raffinati dei nobili, questi alimenti di natura vegetale fossero di difficile digestione.
In una società guidata da guerrieri, o dai loro discendenti, che ebbe il mito della forza fisica, la tavola fu uno dei terreni su cui mostrare la propria superiorità.
Del resto nell'immaginario collettivo dell'epoca, il nutrimento abbondante e la quantità di carne consumata, divennero veri e propri simboli di potere.
Notizie dal web
 
 

Come sono cambiati i tempi!!......Oggi per
un pranzo elegante si preparano piatti colmi di
piccolissime porzioni in cui vengono concentrate
le giuste calorie e molto usate sono le verdure come sottofondo.....come base....
Si sono rivalutati i cereali senza distinzioni di classi!!.....

OH, VOCE OCCULTA ( F. G. LORCA )

OH VOCE OCCULTA...
Garcia Lorca   Oh voce occulta dell'amore oscuro!
oh belato senza lana, oh ferita,
camelia sfiorita, ago di fiele,
flusso senz'acqua, città senza mura!
Oh notte immensa di linea sicura,
monte celeste di protesa angoscia!
Cane nel cuore, oh voce inseguita!
Silenzio senza fine, iris maturo!
Voce ardente di gelo, via da me!
Non farmi perdere nella sterpaglia
dove gemono carne e cielo sterili.
Libera il duro avorio della testa,
pietà di me, spezza il mio dolore!
Perché sono natura, sono amore! 
 
FEDERICO GARCÍA LORCA
 

AMAR É ( 2 )

Sentir vibrar amor quasi incesante
é non ricordar vecchie dolori
sentirsi pienamente due amanti...
Ed' essere semplicementi, sognatori.
...
Illusionarsi allora é ogni instante
vivere solo l' aurora sue momenti,
piena felicitá nel pensamento...
Non ricordar lo nero, é ser amante.
...
É, lasciar fuori lo materiale,
é non pensare a niente posessivo
vivire ogni momento senza fine
é dar tutto di té, sentirti vivo.
...
É, giocarsi pieno in desafío,
senza importarti nulla della gente
sfruttare ogni instante senza addío
é vivere il momento pienamente.
...
É cosi, como volare a cielo aperto
per l´'nmenso spazio e firmamento,
é desterrar frontiere in tuo volo...
Armonizar due ánime, in un concerto.

Giuseppe Gennaro

miércoles, 4 de septiembre de 2013

TIZIANA COCCOLO




Enviado: 



barra__7hrts.gif picture by indiaguerreira
    
 


 A VOLTE LA VITATiziana Cocolo
A volte la vita
ti impone o ti invita
a scelte da fare
e ti trovi ad andare
per sentieri diversi
da quelli che
cantati nei versi.
Cammini e non vuoi
destare sospetti,
ma sai che t'aspetti
qualcosa di più.
Lo vedi nel blu
dei cieli invernali,
in stelle splendenti
e nel cuore lo senti.
Ma non puoi evitare
di camminare,
presa nella fredda spirale
del libeccio o del maestrale.
Dal vento ti lasci trascinare
in scelte da fare,
da cui vorresti scappare.
Poi resti a danzare,
perché chi ti invita
è pur sempre la vita

  


                       

L' ETER É LA NEVE







 
In vortice scendono minutissimi cristalli;
bianchi petali calano sulla scena
dell'ultimo atto della nostra commedia....
Un vento aspro e gelido,
batte contro i salici, contro di noi....
Ancora caldo il palmo della mia mano
stretta contro la tua.......
Residui di brace in petto
si gelano al  ricordo.....

PAROLE RUBATE AL VENTO





 
 
La gentilezza e la cortesia
possono rendere eccezionale
anche una persona comune;
 
 
l'indifferenza e il disinteresse
possono rendere comune una
persona eccezionale.
 
Parole rubate al vento......

domingo, 1 de septiembre de 2013

NOTIZIE DEL WEB ( BUON RIENTRO NELLA NORMALITÁ )



 
Una lettura stamattina per risvegliare in noi
la coscienza di quello che siamo.......,di dove stiamo........,
 di cosa facciamo!........

Il nostro soggiorno sulla Terra viene spesso
paragonato ad una scuola:
 
Dice Omraam Mikhaël Aïvanhov :
"La felicità è uno stato di coscienza che dipende
 dalla nostra buona comprensione delle cose.
Non bisogna immaginare che siamo venuti sulla
 terra per vedere tutti i nostri desideri realizzarsi.
Siamo venuti sulla terra per imparare e per
 perfezionarci. Ora, come perfezionarsi se non
incontrando ogni giorno nuovi problemi da risolvere?
 Ecco, bisogna che sia ben chiaro: la terra è
 una scuola e, come in tutte le scuole, soltanto
coloro che imparano e progrediscono possono essere felici".
 
In questo percorso, l’uomo passa attraverso
alcune fasi, talvolta definite “aule di apprendimento”:
 

Nell’Aula dei giochi, l’uomo sente che “tutto gli spetta”;
chiede di avere “tutto, subito, e senza sforzo”
. E’ concentrato sul senso di mancanza e sulla conseguente
 tendenza all’accaparramento a tutti i livelli......
 

Nell’Aula dell’Apprendimento, l’uomo comincia a
sentire talvolta scontento per ciò che è “solo per sé”.
 Inizia a condividere, a cooperare, ad empatizzare
(cioè a condividere sentimenti); comprende,
 in parte, il valore dell’Inclusività.
Egli è però ancora dipendente dalla pigrizia,
dall’incostanza, dalla centratura sul piccolo sé; in sintesi,
dal dominio dell’ego.....
Il suo interesse per l’umanità è ancora vago e di tipo
sentimentale ed episodico, non sempre si manifesta in atti concreti.
E’ ancora concentrato sul “diritto” e sull’“avere” anziché sul
 Dovere e sul Dare; sulla giustizia degli uomini e non sull’Amore divino.
 

Nell’Aula della Saggezza, l’uomo si sente parte attiva e
 consapevole di un Tutto più grande.
A questo stadio egli:
sa che la sua “felicità” è collegata a quella degli altri;
considera il Potere e l’avere come occasioni per operare di più
e con maggiore     ampiezza;
sa che la Legge dell’Amore governa l’Universo;
sente fortemente il Dovere, per il quale è pronto a
sacrificarsi, cioè ad anteporre il Bene più ampio al suo
 piccolo vantaggio personale.
Notizie dal web
 
BUON RIENTRO NELLA NORMALITA'
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