miércoles, 28 de agosto de 2013

L' INVERNO






INVERNO E FREDDO IN... POESIA E... NON SOLO...
By Tony Kospan
 
No davvero... No... Non lo sapevo affatto che questo sarebbe il week end più freddo dell'anno... e perfetto messaggero dell'inverno.
Ma sarà stato il caso... o una premonizione... avevo proprio già pensato di dedicare... come ogni anno di questi tempi... il tema delle poesie domenicali ... all'inverno ed al freddo...


Ecco qualche considerazione... prima di andare alle poesie... 
Molti amano l'inverno per la sua atmosfera intima...
raccolta... quasi coccolosa... 
 
 
 
 
Io non arrivo a tanto ma penso che...
"Non potremmo apprezzare il tepore della primavera ed il calore dell'estate se non vivessimo prima i rigori invernali..."
 
Ma veniamo ai versi... gelati... che però a mio parere sono così pieni di suggestioni da riuscire a riscaldarci il cuore... e come sempre mi piacerebbe leggere quelle che piacciono a voi.
 
Subito dopo ci tufferemo nell'atmosfera natalizia...


 
NEVICATA
 
LA DANZA DELLA NEVE
Ada Negri
 
Sui campi e sulle strade
silenziosa e lieva
volteggiando,la neve
Cade.
Danza la falda bianca
nell'ampio ciel scherzosa,
Poi sul terren si posa
Stanca.
In mille immote forme
sui tetti e sui camini,
sui cippi e sui giardini
Dorme.
Tutto d'intorno è pace;
chiuso in oblio profondo,
indifferente il mondo
tace.

 
 
 
NUDA E' LA TERRA, E L'ANIMA
A.Machado
 
Nuda è la terra, e l'anima
ulula contro il pallido orizzonte
come lupa famelica. Che cerchi,
poeta, nel tramonto?
Amaro camminare, perché pesa
il cammino sul cuore. Il vento freddo,
e la notte che giunge, e l'amarezza
della distanza...Sul cammino bianco,
alberi che nereggiano stecchiti;
sopra i monti lontani sangue ed oro...
Morto è il sole...Che cerchi,
poeta, nel tramonto?
 
 
 
 
IL PUPAZZO DI NEVE
J. Prevert

Nella notte dell'inverno,
galoppa un grande uomo bianco.
E' un pupazzo di neve
con un pipa di legno
un grande pupazzo di neve
perseguitato dal freddo.
In una piccola casa
entra senza bussare
e per riscaldarsi
si siede sulla stufa rovente
e sparisce d'un tratto
lasciando solo lo sua pipa
in mezzo ad una pozza d'acqua
ed il suo vecchio cappello.
 
 
 
 
SOGNATO PER L'INVERNO - A LEI
Arthur Rimbaud
 
Andremo, d'inverno, in un vagoncino rosa
con tanti cuscini blu.
Sarà dolce. Un nido di baci folli posa
nei cantucci molli.
Tu chiuderai gli occhi, per non vedere dai vetri
smorfiare l'ombre delle sere,
la plebaglia di démoni e di lupi tetri,
mostruosità arcigne e nere.
Poi la tua guancia graffiare si sentirà...
un bacetto, un ragno matto, ti correrà
sul collo...
Intanto tu mi dirai: "Cerca!", chinando a me la testa
- prenderemo tempo a scovare quella bestia
...che viaggia così tanto... -
 
IL CONDOR
Pablo Neruda

Io sono il condor, volo
su di te che cammini
e d'improvviso in un giro
di vento, penna, artigli,
ti assalto e ti innalzo
in un ciclone sibilante
di freddo tempestoso.
Alla mia torre di neve,
alla mia tana nera,
ti porto, e sola vivi,
e ti copri di penne,
e voli sopra il mondo,
immobile, nell'alto.
Donna condor, saltiamo
su questa preda rossa,
straziamo la vita
che passa palpitando
e innalziamo uniti
il nostro volo selvaggio. 
 

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